14 maggio 1863. Lettera: relazione delle prime giornate del Congresso di Ferrara

Percorso: Università Israelitica di Mondovì – Rabbino Marco Mortara

Dati:
mittente: dott. Mosè (o Moisè) Leone Finzi
destinatario: Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Università Israelitica di Mondovì
oggetto: relazione delle prime giornate del Congresso di Ferrara (12-17 maggio 1863)

La lettera è vergata a mano su di un foglio di carta semplice di colore azzurro, piegato in due. Il testo è steso su 3 delle 4 facciate. Non è riportata la data, che tuttavia è possibile dedurre in parte dal contesto, in parte dal confronto con i verbali delle sedute del Congresso conservati all’Archivio Storico della Comunità Ebraica di Firenze. Infatti, in calce alla lettera Finzi afferma che all’ordine del giorno seguente è prevista la discussione sul Collegio Rabbinico italiano, che fu in effetti dibattuto nella seduta del 15 maggio. Egli afferma, inoltre, che nel giorno in cui spedisce la relazione fu eletta la Commissione esecutiva, che dai verbali risulta essersi formata il 14 maggio.
Mondovì delega il presidente del Consiglio di Amministrazione di Ferrara, Leon Borghi, in data 13 luglio 1862 a nominare un delegato che rappresenti la piccola comunità piemontese al Congresso. Borghi offre l’incarico a Mosè (o Moisè) Leon Finzi fu Daniele, medico di professione. Il mandato di procura verrà poi rinnovato il 26 aprile 1863, in seguito al rinvio del Congresso.
La relazione desta interesse per varie ragioni. In calce ad essa è menzionata l’elezione della Commissione esecutiva per le deliberazioni del Congresso; è seguita da una lista delle comunità presenti al congresso e dei rispettivi delegati. Finzi informa, inoltre, della composizione del consiglio che presiedette i lavori congressuali, dato da cui rileviamo come fosse stato nominato segretario. Tale incarico ebbe vita breve, poiché il giorno seguente dové rinunciarvi per aver quasi perso la voce tanto erano «forti ed animate» le discussioni! Persino il suo sostituto, Esdra Pontremoli, fondatore insieme a Giuseppe Levi dell’Educatore Israelita, «si ammalò, tanta è la fatica». Da questo curioso aneddoto veniamo a conoscenza di come il Congresso si svolgesse in un clima tutt’altro che posato e sereno. Finzi rende cursoriamente nota la presenza ufficiosa – non mancando, tuttavia, di sottolineare questa parola – del Rabbino Marco Mortara. Non risulta del tutto chiaro dal testo se egli fosse giunto con lo specifico obiettivo di influenzare il dibattito vertente sul Collegio Rabbinico italiano, previsto per il giorno seguente come Finzi stesso riferisce in un post scriptum.

Trascrizione

Pregiatissimo Signore
Ho bisogno della sua indulgenza pel ritardo da me commesso nell’inviarle la presente. Ella sappia che il giorno 12 cor. alle ore dodici meridiane è stato aperto il noto Congresso, coll’intervento di soli rappresentanti 11 (???) come ella vedrà dall’annesso elenco. Non essendovi stato l’opportunità niun discorso venne letto d’inaugurazione, solo il Presidente di questo Consiglio, ne fece un piccolo tendente soltanto a ringraziare gl’intervenuti al Congresso, e dell’onore impartito a questo Paese per averlo scelto a fede del medesimo
Le cariche sono queste Presidente Pr. Giuseppe Levi di Vercelli__ a Vice-Presidente Avvocato Isach Rignano di Livorno, ed Avvocato Segre di Casale. A Segretari Dr. Mosè Leon Finzi, e Leone Ravenna. L’esser io dunque stato scelto a Segretario, mi giustifica il ritardo da me commesso, a scriverle, perché dovrà ella sapere che tenendosi due sedute al giorno, che durano parecchie ore, e con discussioni forti ed animate, fu tanta la fatica da me sostenuta, che mi venne addosso un tale riscaldo che perdetti quasi la voce, per cui al secondo giorno dovetti pregare il Presidente di disimpegnarmi dalle funzioni di Segretario, e si è dato pure il caso che essendo scelto ieri il Pr. Pontremoli a succedermi anche questo si ammalò, tanta è la fatica. Finora non furono discussi che pochi articoli L’avverto che ufficiosamente giunsero il Rabbino Mortara e il Dr Benvenist[ ] di Padova, e questi per influenzare a favore del Collegio Rabbinico di Padova.
Per ora mi limito a queste notizie, e se dimani vi saranno altre, mi farò un dovere di relatarla.
Tanto a sua norma, nel mentre la riverisco con stima
Suo Um.o Servo
M. L. Dr. Finzi
All’Ill.mo Sig.r Presidente del Consiglio israelitico di Mondovì
D. S. Siamo invitati per dimani alle ore otto, per discutere l’art.o vertente il Collegio Rabbinico italiano.

Oggi si formò la Commissione esecutiva che dovrà regolare gl’interessi dell’Israelitismo, ed eseguire quello che fu deliberato dall’attuale Congresso fino al 1866 epoca in cui in luogo, dove la Commissione esecutiva crederà di fissare, un altro Congresso.
Gli eletti sono 1. Il Presidente del Consiglio israelitico della Capitale / membro innato

1. Avvocato Rignano di Livorno
2. Avvocato Segre di Casale
3. Dr Sacerdoti di Parma
4. Vivante Isach di Sansone d’Ancona
5. Liuzzi Avv.to Alessandro di Parma
6. Malvano Alessandro di Torino

Elenco dei rappresentanti intervenuti al Congresso Israelitico italiano tenutosi in Ferrara 12 Mag 1863

1. Ascoli Rab. Isach per Cuneo
2. Reggio Rab. Leone Ivrea
3. Terracina Rab. David Asti
4. Levi Pr. Giuseppe Vercelli e Chieri
5. Pontremoli Pr. Esdra Trino, e Biella
6. Borghi Leone Ferrara
7. Segre Avv. Angelo Casale, e Moncalvo
8. Sacerdoti Salomon Fossano
9. Malvano Alessandro Torino
10. Malvano Mosè
11. Leopoldo Dr Segre Modena
12. Sanguinetti Calmo
13. Ravenna Leone Finale
14. Padova Giuseppe Cento
15. Rignani Avv. Isach Livorno
16. D’Ancona Av. Prospero Firenze
17. Liuzzi Avv. Alessandro Reggio, e Scandiano
18. Sacerdoti Dr Gabriele Per Colorno, Soragno, Monticelli, Firenzuola, Corte maggiore, Bussetto
19. Vivante Isach di Sansone Per Ancona, Urbino, e Sabbionetta
20. Levi Mattassia Acqui
21. Finzi Dr M. L. Mondovì
22. Delvecchio Abram Lugo