PATRIMONIO

Soggetti produttori degli archivi di famiglia

Lo strumento che qui si presenta non è un generico indice dei nomi, ma un indice dei soggetti produttori dei fondi d’archivio.

Questo significa che non include tutti i nomi di persona o ente che compaiono nelle descrizioni inventariali del materiale, ma solo quelli dei produttori degli archivi, come definiti, ad esempio, dal glossario dell’Archivio di Stato di Torino: «L’ente, la famiglia o la persona che ha posto in essere, accumulato e/o conservato la documentazione nello svolgimento della propria attività personale o istituzionale. Ogni archivio ha un proprio soggetto produttore. A un fondo archivistico possono corrispondere uno o più soggetti produttori che hanno nel corso della sua storia contribuito alla sua formazione, organizzazione e ordinamento». Un caso emblematico è quello dei mittenti delle lettere ricevute da un dato soggetto, che non compaiono nell’indice perché le lettere ricevute fanno parte appunto dell’archivio del destinatario.

Il lavoro ha lo scopo di mettere in evidenza i soggetti che hanno prodotto solo una parte di più articolati fondi familiari e che nella banca dati dei fondi d’archivio non sono quindi individuabili ai livelli più “alti” (es. fondi, serie, sottoserie, unità). Alcuni soggetti compaiono come titolari dei fondi (II livello, immediatamente al di sotto dei complessi di fondi) o al massimo come titolari dei subfondi (III livello), e quindi sono già di individuazione agevole, altri però, per varie ragioni, sono individuabili solo ai livelli della banca dati più “bassi” e dunque, considerata anche la gran quantità di materiale, richiedono ricerche un po’ più approfondite per emergere. In particolare, come si può facilmente costatare anche navigando la banca dati, attraverso l’indice apparirà evidente la differenza fra condizioni di riordino: alcuni complessi di fondi (versamenti al 2007 e 2016-2002) sono stati riordinati con rispetto dell’organizzazione in soggetti produttori (diversi membri della stessa famiglia), che costituiscono gli accorpamenti/aggregazioni logiche di livello più alto, e poi, ai livelli inferiori, nelle attività di ciascun diverso soggetto produttore, mentre in altri fondi (es. versamenti al 2008 e al 2009) le carte appartenenti a diversi soggetti produttori sono descritte all’interno delle stesse serie o sotto-serie o in casi estremi all’interno della stessa unità. Si veda la guida alla consultazione nella pagina dell’indice per alcune indicazioni sull’indicizzazione in questi ultimi casi, tutt’altro che infrequenti, più complessi da normalizzare proficuamente.

Altro e non meno importante obiettivo dell’indice è quello di raggruppare e richiamare attraverso voci univoche (i nomi dei soggetti produttori appunto) nuclei documentali versati in diversi momenti – e quindi riordinati in diversi complessi di fondi – ma prodotti dallo stesso soggetto produttore.

L’indice include anche alcune ditte o esercizi commerciali a conduzione familiare.

Non vi sono, viceversa, collegamenti a (1) nuclei di carte versati esclusivamente in fotocopia, e (2) nuclei fotografici “familiari”, che nella grande maggioranza dei casi contengono insieme foto di tutti o tanti membri della famiglia (spesso tra l’altro non identificati), datate in archi cronologici vasti e di rado con data specifica (le raccolte fotografiche restano quindi, salvo analisi mirate e più specifiche, patrimonio del più generico soggetto produttore “famiglia X”, questo sempre evidente nella banca dati a livello di fondo).

Il progetto è stato realizzato da Chiara Pilocane grazie al sostegno della Fondazione Ebraica De Levy.

Consulta l’indice dei produttori archivi di famiglia