Documenti di Emanuele ed Ennio Artom (1939-1951)
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Figli di Emilio e di Amalia Segre, Emanuele ed Ennio nacquero rispettivamente il 23 giugno 1915 ad Aosta e il 25 aprile 1920 a Torino.
Emanuele si laureò in Lettere alluniversità di Milano con una tesi dal titolo "Il tramonto degli Asmonei". Benché lo desiderasse, dopo la laurea non poté dedicarsi allinsegnamento, in un primo tempo perché non aveva aderito ad organizzazioni fasciste, in seguito per lemanazione delle leggi razziali. Si dedicò così alle ricerche storiche, collaborando al Grande dizionario enciclopedico della U.T.E.T., traducendo per leditore Einaudi Le Storie di Polibio e il secondo libro delle Storie di Erodoto.
Nonostante le persecuzioni razziali e lo scoppio della seconda guerra mondiale, rifiutò sempre di riparare in Svizzera e nel maggio del 1943 si iscrisse al Partito dAzione. Subito dopo larmistizio, Emanuele si arruolò (col nome di copertura di Eugenio Ansaldi) tra i partigiani, come delegato azionista in una formazione garibaldina di Barge. Divenne poi commissario politico delle bande "Italia Libera" in Val Pellice e in Val Germanasca.
Quando, nel corso di un rastrellamento, cadde nelle mani dei fascisti, fu imprigionato nelle carceri di Luserna San Giovanni e torturato. Il 31 marzo del 1944 fu trasferito alle carceri Nuove di Torino, nel braccio tedesco, dove morì il 7 aprile a causa delle sevizie.
Una Brigata partigiana operante nel Comasco, quando si seppe della sua morte, ne assunse il nome. Nel dopoguerra, il Municipio di Torino gli ha dedicato una piazza, la comunità ebraica gli ha intitolato la scuola media, luniversità di Torino lo ricorda con una lapide, collocata nella biblioteca della facoltà di Lettere.
Ennio fu fin da bambino interessato alla letteratura e fu autore lui stesso di scritti e novelle, alcune delle quali pubblicate. Iscrittosi alla facoltà di Lettere dell'università di Torino si distinse fin dai primi anni per l'erudizione nel campo degli studi filologico-linguistici, tanto che collaborò anch'egli alla pubblicazione del Grande Dizionario Enciclopedico della U.T.E.T. Fu dichiaratamente antifascista e fra il 1938 e il 1940 si prodigò molto per il sostegno degli ebrei profughi tedeschi e polacchi.
Laureatosi il 12 giugno 1940, morì poco più di un mese dopo in un tragico incidente alpinistico (29 luglio).
Le sue "Note su Sereno d'Antinoia" e una parte della sua tesi di laurea, "Su alcune concordanze del latino repubblicano col greco", furono pubblicate postume.
Le brevi notizie sui due fratelli sono in parte tratte da B. Treves (cur.), "Tre vite dall'ultimo '800 alla metà del '900. Studi e memorie di Emilio, Emanuele, Ennio Artom", Israel, Firenze 1954.
Per Emenuele cfr. anche il sito dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia (www.anpi.it/uomini/artom_emanuele.htm) e "Emanuele Artom - Diari, il volume del Centro di documentazione ebraica contemporanea di Milano".
Data estesa
1939 Maggio - 1951
Riferimenti a Persone/Enti
Descrizione Estrinseca
3 UA