Documenti di Marco Momigliano (1868-1901)
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Nato da Aronne a Mondovì nel 1825, svolse gli studi religiosi in ambito familiare.
Quando fu il momento di trasferirsi a Torino e sostenere l'esame per diventare rabbino, il rabbino Pugliese, che doveva rilasciargli un attestato relativo alla sua preparazione, morì e l'esame fu posticipato; fino a che la cattedra rabbinica non fu assegnata al rabbino Levi, Momigliano ricoprì l'incarico di educatore e assistente nella scuola di Mondovì. Una volta a Torino, dovette ancora attendere qualche tempo, sino a che non sostenne l'esame nel 1847, con il rabbino Lelio Cantoni.
Divenne dapprima rabbino di Savigliano dove, fra le altre cose, inaugurò nel 1849 una nuova sinagoga e sposò, nel 1852, una cugina di primo grado, Marietta, da cui ebbe due figlie e due figli (Salvatore e Moise: cfr. i relativi subfondi).
Nel 1855 passò a Moncalvo: anche qui si occupò dei restauri della sinagoga, che venne inaugurata nel 1860, e dell'istruzione religiosa dei giovani; il graduale spopolamento della comunità lo costrinse però a spostarsi e concorrere per la cattedra rabbinica di Bologna nel 1865.
Ottenuto l'incarico a Bologna, dove pure inaugurò una nuova sinagoga nel 1877, vi rimase sino alla morte, avvenuta nel 1900.
Le brevi note biografiche sono prevalentemente tratte dal sito http://www.provincia.asti.it/hosting/moncalvo/boll7htm/ebrei.htm.
Il testo più esaustivo su Marco Momigliano è la sua autobiografia, intitolata "Autobiografia di un rabbino italiano", pubblicata per la prima volta nel 1897 e ristampata nel 1986 e poi nel 1991 da Sellerio editore, Palermo (l'edizione di Sellerio è accompagnata da un saggio di A. Cavaglion intitolato "La scintilla di una fede").
Data estesa
1868 Marzo 03 - 1901 Maggio 17
Riferimenti a Persone/Enti
Descrizione Estrinseca
7 UA