Benvenuto Terracini (primo quarto del XX sec. - 1967)


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Benvenuto Aronne nacque a Torino il 12 agosto 1886 dall'orefice Beniamino Moise Benedetto, figlio di Aron Jona Terracini e Bella Ester Treves, e da Eugenia Levi. Il padre morì quando Benvenuto aveva tredici anni e il fratello Alessandro nove ed Eugenia dovette chiudere l'attività del marito. Entrambi i figli furono comunque avviati agli studi superiori presso il liceo classico Massimo D'Azeglio. Laureatosi nel 1909 in Glottologia con una tesi dal titolo "Il parlare di Usseglio", Benvenuto trascorse dapprima un semestre alla École des Hautes Études di Parigi, poi si trasferì a Francoforte per assumere l'incarico di lettore di lingua italiana nel dipartimento di Filologia romanza (1911-1913). In Germania conobbe Lore Klonower, con la quale si sposò l'8 dicembre 1913. Nel settembre 1914 nacque la loro unica figlia, Enrichetta Eugenia Eva, più nota semplicemente come Eva. Benvenuto partecipò alla prima guerra mondiale e a Caporetto fu gravemente ferito alla testa rimanendo paralizzato; fu salvato da un attendente e trascorse un lungo periodo di convalescenza. Nel 1919 ricevette la medaglia al valore. Nell'agosto 1923 la moglie Lore morì per un tumore. Con l'emanazione delle leggi razziali e l'aumento dell'antisemitismo in Europa, Benvenuto e il fratello Alessandro - insieme alle rispettive famiglie - si trasferirono in Argentina, a Tucumán, dove rimasero fino al 1947-1948. La figlia Eva rimase in Argentina e nel 1948 si sposò a Buenos Aires ed ebbe una bambina: Eugenia. Tornato in Italia, Benvenuto visse sempre a Torino, dove morì il 30 aprile 1968. Come noto, Benvenuto divenne presto un illustre e prolifico studioso di linguistica e glottologia e fu professore ordinario di Glottologia nelle università di Cagliari, Padova, Milano - dal 1925 al 1938 -, Tucumán e Torino. Fu anche accademico dei Lincei e della Crusca, oltre che direttore dell'Archivio Glottologico Italiano e dell'Atlante Linguistico Italiano. Ebbe fra i suoi allievi e collaboratori la nipote Lore, figlia di Alessandro, Cesare Segre, Maria Corti, Giuliana Tedeschi. Fu in particolare esperto di latino arcaico e volgare e dei dialetti italiani, in special modo il piemontese e il sardo. Per una bibliografia cfr. l'edizione del 1970 del suo libro "Lingua libera e libertà linguistica" (Einaudi, Torino) e l'u.a. 30.
Data estesa
Primo quarto XX sec. - 1967
Riferimenti a Luogo
Tucumán, Argentina , Francoforte , Cagliari , Caporetto , Parigi , Padova , Milano , Torino
Descrizione Estrinseca
16 UA

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