Stella Valabrega in Duretti (1905-2000)


Livello di descrizione
Fondo
Contenuto
Il fondo si compone di 26 unità archivistiche e 7 sottounità, articolate in 8 serie che corrispondono alla successione delle tappe della vita di Stella Valabrega in relazione alla drammatica esperienza della deportazione, con una serie iniziale di documenti personali e una serie finale di fotografie. Stella Valabrega è nata a Torino il 10 giugno 1923, figlia di Michele Valabrega (1885-1944) e di Maria Roscetti (1892-1944). Ha tre fratelli maggiori: Mario, Gino e Aldo, e un fratello gemello che però muore alla nascita. Michele Valabrega, ebreo, figlio di Stella Jona e di Anselmo Valabrega, di professione orafo, ha combattuto da soldato nel 6° reggimento Artiglieria da Fortezza durante la Prima guerra mondiale. Maria Roscetti, di padre non ebreo (Antero Roscetti) e di madre ebrea (Fortunata Carmi), battezzata secondo la religione cattolica, riabbraccia la religione ebraica e contrae matrimonio ebraico con Michele Valabrega nel 1910. Prima della Seconda guerra mondiale, Stella Valabrega vive in famiglia in un appartamento in via Po 25, a Torino, e fa la sarta e l'indossatrice presso l'atelier delle sorelle Solaro. Il 5 dicembre 1943 a vent'anni, viene arrestata insieme ai genitori nella propria abitazione (anche il fratello Aldo si trovava in casa, ma è riuscito a fuggire). Vengono incarcerati alle carceri Nuove fino al 17 gennaio 1944 e poi trasferiti a Fossoli di Carpi. Il 26 febbraio 1944 Stella Valabrega viene deportata con i genitori (il padre è già gravemente malato) ad Auschwitz e poi - da sola - viene trasferita a Belsen il 2 gennaio 1945. Michele Valabrega e Maria Roscetti in Valabrega vengono separati dalla figlia e avviati alle camere a gas al loro arrivo ad Auschwitz. Stella Valabrega è stata liberata dalla IX armata americana a Belsen il 15 aprile 1945. Dal 20 aprile al 26 agosto 1945 è ad Hamburgo, in Svezia, dove viene curata in un ospedale alleato. Il 27 agosto parte alla volta della Danimarca, prima tappa del viaggio di rimpatrio che terminerà il 1° settembre 1945. Tornata in Italia, è ospite del fratello Aldo a Torino e poi a Biella dalla famiglia del fratello Gino. Verso la fine degli anni Quaranta conosce Giuseppe Duretti (1916-1992), di professione poliziotto, con il quale contrae matrimonio cattolico nel 1951. La coppia si stabilisce inizialmente a Mondovì e poi, dopo la nascita della primogenita Mariella (1953), a Carrù, dove i coniugi Duretti aprono un negozio di tessuti e confezioni di abbigliamento per signora. Stella Valabrega torna ad esercitare la professione di sarta. A Carrù nasce il secondogenito della coppia, Roberto (1959). Nel 1962 la famiglia Duretti si trasferisce definitivamente a Chivasso. Stella Valabrega è morta a Chivasso il 9 ottobre 1978. I nuclei documentari contengono documenti anagrafici, certificati, referti medici, memorie, testimonianze, carteggi e fotografie. Nello speficico, si tratta di un fondo archivistico di particolare importanza per la qualità della documentazione conservata relativa all'olocausto. Le preziose informazioni ricevute dal donatore Roberto Duretti (figlio di Stella Valabrega) hanno consentito di ricostruire il profilo biografico e di contestualizzare di volta in volta la documentazione d'archivio ordinandola secondo un criterio biografico-cronologico atto a restituire la storia dell'esperienza vissuta attraverso i documenti. Le carte coprono complessivamente l'intero arco cronologico del XX secolo.
Data estesa
1905 - 2000
Riferimenti a Luogo
Belsen , Biella , Auschwitz , Torino , Svezia , Carrù (Cuneo) , Danimarca , Mondovì (Cuneo) , Fossoli di Carpi (Modena) , Chivasso (Torino) , Hamburgo (Svezia)
Descrizione Estrinseca
8 serie, 26 unità, 7 sottounità faldone
Tipologia fisica
faldone

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